Colorful Umbrellas Installation. O l'informazione copia/incolla
Internet è comodo per trovare informazioni. Peccato che solitamente queste
informazioni sono pressapochiste. L'installaione dell'immagine qui mostrata è una delle più famose del momento sul web. Puoi trovarla su
inumerevoli siti e blog. Con la stessa didascalia. Tutti quelli che hanno condiviso hanno fatto
copia/incolla dalla stessa fonte, affinchè si sono perse le tracce dell'inventore originale del testo.
Ah si, la foto è stata postata in tanti siti, ma nome dell'artista che ha
creato l'installazione non è presente da nessuna parte, nemmeno sulla
pagina del festival che ha finanziato l'installazione, ovvero l'"AgitÀgueda" della città di Àgueda, Portogallo. Il lettore è anche lasciato all'oscuro sulla durata e sulla tipologia di questo evento. Si capisce che è un festival estivo e che si svolge in agosto, ma da nessuna parte sono presenti date precise. L'unica informazione fornita dall'ignota "fonte madre", scopiazzata dagli altri, è il nome della persona che ha scattato la foto: Patricia Almeida.
Dopo questa non tanto breve introduzione, possiamo concentrarci sulla lettura dell'immagine.Qui si vede una stradina pulita e ordinata, forse il centro di qualche città meridionale. Questo luogo ha il cielo coperto da centinaia di ombrelloni colorati. Che gioia! Che allegria! Come dice la fonte copia/incolla "Sembra di essere dentro una favola!". A me, invece, sembra di stare nella tenda di lenzuola che facevamo spesso da bambini...protetti dal resto del mondo giocavamo nascosti in un luogo sicuro. Ed è questo il punto inquietante dell'installazione: ti trascina in dinamiche protettive primordiali. Non valorizza lo spazio esterno, ma chiude sotto una cappa colorata le persone e i loro sguardi. Quest'opera claustrofobica, mascheata da festa gioiosa, in me non ispira altro che panico da efetto serra...
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